Dipendenze affettive

Se ne sente parlare spesso e, contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, da molto tempo.

Già nel 1945 in «Trattato di psicanalisi delle nevrosi e psicosi» Fenichel parlava di amori dipendenti riferendosi a persone con difficoltà a gestire e ad interrompere (oppure ad accettare l’interruzione) di relazioni affettive.

Chi si trova in questa situazione tende a perdere all'interno della relazione il proprio senso di identità e nel tentativo di controllare la situazione resta invischiato in un rapporto senza limiti.

Ciò lo porta a temere di essere abbandonato e, nel per evitarlo, usa la gelosia, asseconda il partner, si annulla a volte anche completamente.

Quali possono essere le cause?

Il bambino, attraverso le relazioni di attaccamento dell'infanzia e la loro interiorizzazione, getta le basi per rapporti futuri.

Se queste non state sufficientemente funzionali, per il lui (o lei) amare e sentirsi amati potrebbe essere complicato perché tutti noi ricerchiamo, all’interno di ogni relazione, la conferma di valere.

Monica Morganti, psicoterapeuta junghiana, scrive: «Quando finisce un amore o veniamo tradite non soffriamo solo per la perdita dell’oggetto d’amore, ma soprattutto per il fatto che allontanandosi da noi l’altro ci comunica il nostro non valore (...) quando l’altro se va rimaniamo senza il nostro valore che avevamo depositato in lui.”

Questo ci aiuta a capire come mai l'interesse dell'altro per le persone che soffrono di dipendenza affettiva è fondamentale.

Senza quello sguardo, quell'approvazione, quella «illusione» a volte di essere amati, non c'è modo di sentirsi definiti.

Chi ha bisogno di questi ingredienti per dare consistenza alla propria ricetta d'amore, tende a ricercare partner in grado di soddisfare le loro richieste.

Cosa può aiutare a uscire dalla situazione?

Il primo passo è consapevolizzare la «dipendenza» da qualcuno.

Lavorando sull'autostima si possono individuare strategie utili a definire confini precisi tra sé e l'altro, abituandosi a dare maggiore valore ai propri bisogni.

Un supporto psicologico può inoltre aiutare a ridurre la sensazione di inadeguatezza che spinge a ridurre la ricerca di relazioni soddisfacenti, e gestire ansie, timori e insicurezze legate all'abbandono e alla impossibilità di controllare l'altro.