Dipendere dall’amore, amare per dipendere.

Con dipendenza affettiva si intende una modalità di relazione in cui una delle persone coinvolte non riesce a mantenere, mettere in luce, esternare la propria individualità, difendendo e facendo rispettare un confine tra il suo mondo e il mondo dell'altro.

La sensazione da cui è dominata la porta a convincersi di non essere in grado di prendersi cura di sé, condannandola a una continua, costante, dispendiosa (in termini di energia emotiva) ricerca di qualcuno a cui affidarsi a da cui trarre la sicurezza necessaria per andare nel mondo.

Questo, unitamente alla scomoda paura di poter sempre, in qualunque momento o per scelta o per motivi indipendenti dalla volontà, perdere il sostegno, condiziona la sua qualità di vita, trasformando la relazione in un rapporto disfunzionale e poco equilibrato.

Indipendentemente da quali siano le ragioni per le quali una persona creda o tema di non essere in grado di badare a sé stessa, osservarsi, ascoltarsi e percepirsi in modo differente da quanto fa di solito, offre una nuova consapevolezza.

Una prima tappa utile potrebbe essere il chiedersi:

- Sono veramente una persona fragile, insicura, che senza l'appoggio giusto non riesce a camminare, decidere, vivere?

- Da dove nasce questa convinzione?

- Chi mi ha aiutata a consolidare l'idea che di fronte al bisogno di decidere, la sola possibilità che ho sia demandare o lasciare che altri lo facciano per me?

Quanto sapere che c'è qualcuno che ha bisogno (in una relazione dipendente è necessario che ci sia una vittima e un salvatore) di prendersi cura di me, mi garantisce di non assumermi la responsabilità di relazioni adulte?

Vedersi in modo diverso implica il desiderio di riscoprire parti di noi non ancora conosciute.

Ci vogliono volontà, coraggio, determinazione, energie e:

- riconoscere che una relazione (amicale, affettiva) posa i suoi pilastri sul bisogno e non sul piacere di un rapporto condiviso in modo paritario

- sperimentare e riscoprire la propria autonomia

- liberarsi dal senso di colpa per aver pensato e tentato di camminare autonomamente

- lavorare per conquistare e consolidare una sana autostima