Il Disturbo disforico premestruale.


Recentemente riconosciuto come disturbo, si tratta di un quadro clinico i cui sintomi sono legali al periodo che precede la mestruazione e scompaiono alla fine o al massimo una settimana dopo il ciclo mestruale.

Le persone che ne soffrono riferiscono tristezza, depressione, maggiore irritabilità, difficoltà di concentrazione, ansia, scarso interesse per qualunque attività, modificazione del rapporto con il cibo (aumento con particolare bisogno di cibi specifici), insonnia oppure il suo contrario (ipersonnia).

Convivere con l’insorgenza di una sintomatologia condizionante sul piano della percezione di sé e delle relazioni che comparirà ogni mese, può essere difficoltoso.

Accanto al disagio provato spesso si unisce anche la difficoltà di essere compresi e capiti nella propria difficoltà, come se il malessere non fosse reale.

Come trovare sollievo? 

Può essere utile parlarne, prendere nota delle sensazioni provate, individuare modalità di comportamento utili a convivere con ciò che accade e a modificare l’impatto emotivo che il disturbo ha sulla quotidianità.