L’ascolto di sé
In un mondo in cui la comunicazione sembra essere al primo
posto nei pensieri dei più, l'ascolto di sé stessi non è sempre facile. Anzi.
Capita di essere così presi dal contesto in cui si ascolta e si è ascoltati da non pensare che esista anche un altro tipo di comunicazione: quello con la parte più intima di noi, quella che non mostriamo al pubblico, quella che ci difende dalle paure più intime e che alla fine, smettiamo di attuare.
Un modo per non perdere di vita questa 'relazione' richiede una costante consapevolezza, nel presente, di quello che siamo, di quello che vogliamo, di quello che progettiamo, di quello che temiamo, di chi o cosa, hanno il potere di cambiare l'opinione che abbiamo di noi.
L'ascolto interiore spesso è difficile, o lo diventa, quando diamo ampio spazio a quelle che Berne (fondatore dell''Analisi Transazionale) ha chiamato 'ingiunzioni'.
Sono esempi di ingiunzioni frasi del tipo: vorrei non fossi mai nata, per colpa tua ho rinunciato a..., per prendermi cura di te ho dovuto..., mentre gli ordini sono: sii perfetto, non sbagliare, non devi piangere, devi essere forte...!
Secondo William James tra le componenti del Sé ci sarebbero i Sé attuali: quello materiale, quello sociale, quello spirituale, che assieme ai Sé possibili e potenziali sono costrutti innati dovuti al rapporto tra realizzazione e obbiettivo.
Imparare l'ascolto di sè può aiutare a cambiare il modo di giudicarci, di lasciarci giudicare, focalizzare al meglio gli obbiettivi, ipotizzare e adattarsi al cambiamento, definire, descrivere e modificare, quello che nella nostra vita, non funziona.