Amare e Amore sono 2 parole inflazionate, spesso usate in modo inappropriato.
Credono di

Amare le persone che uccidono, quelle che umiliano, quelle che non ascoltano, quelle che giudicano … all’interno di relazioni che dovrebbero invece essere accoglienti e rassicuranti.
Parlano di amore anche i genitori che a

usano i metodi educativi appartenenti alla cosiddetta «pedagogia nera», che provocano dolore fisico ed emotivo dicendo frasi quali: lo faccio per il tuo bene, io so cosa è bene per te.
Scrive John Welwood: «Anche se l’amore si rinnova continuamente, la maggior parte di noi va in giro sentendosene priva, come se morisse di fame in una terra di abbondanza.»

È la sensazione di trovarsi in un luogo pieno e straripante di amore, donato a chiunque salvo che a noi. Noi che ci sentiamo «affamati» e insaziabili d’amore.

Secondo Relke: «amare un’altra persona è il compito più difficile per un essere umano.


Della difficoltà di amare,

Del «sentimento di non amore»

Delle ferite che provoca
parleremo in una serata

gratuita VENERDI’ 3 febbraio alle ore 21.00 on-line su Skype.

L’incontro si terrà con un minimo di 5 partecipanti.
Per partecipare occorre inviare una e-mail a: cicerimariangela@gmail.com oppure un messaggio su WhatsApp al 3475874157.