Non è straordinario che gli adolescenti attraversino periodi complicati e vivano con eccessiva criticità i cambiamenti legati a periodi di vita. Ci sono contesti e situazioni in cui tale periodo scivola senza particolari problemi, e situazioni in cui i ragazzi hanno bisogno di essere aiutati a migliorare la percezione di quanto sta accadendo dentro e intorno a loro, riconoscendo le emozioni provate, ma soprattutto ad attingere alle proprie risorse, mobilitandole per gestire i conflitti e le relazioni vecchie e nuove, intra ed extrafamiliari. «Nell'adolescente» come hanno scritto K. Geldard & D. Geldard «sollecitazioni che per la maggior parte degli adulti sarebbero relativamente poco importanti possono produrre vistose oscillazioni dell'umore con manifestazioni di emotività sorprendentemente forti - eccitazione, collera, tristezza, depressione e imbarazzo - che il ragazzo (o la ragazza) fatica a gestire.» Darvi voce, contestualizzarle ed esprimerle costituiscono un modo per comprendere come e quando ci sente inappropriati nei contesti, qualche volta goffi, spesso «sbagliati» ma anche a riflettere sulla propria autostima e sulla percezione delle esperienze fatte o da fare. Avere la possibilità di condividere e raccontare le aspettative rispetto al futuro, consente inoltre una migliore adattività nell’affrontare quelli che Havighurst definisce «compiti evolutivi» e che sono: - l’accettazione del proprio corpo e del proprio ruolo sociale - la creazione di nuove relazioni con coetanei di entrambi i sessi - il conseguimento dell’indipendenza affettiva dai genitori - la scelta di una occupazione e la preparazione in vista del suo svolgimento - lo sviluppo della abilità intellettive e dei concetti necessari per la competenza civile - il conseguimento dell’indipendenza economica - l’acquisizione di modelli di comportamento responsabile - la preparazione al matrimonio e alla vita famigliare - la costruzione di valori in armonia con il proprio ambiente Una lista che risale al 1951 e che non può essere considerata attuale ma che dà un’idea dei cambiamenti che gli adolescenti nel passato come nel presente, sono chiamati a sostenere.